Nella giornata di ieri ho trascorso un po’ di tempo con una “Mamma Covid” – la definisco così in modo del tutto ironico!- una mamma che si è trovata ad affrontare una situazione imprevista e a doverla gestire con la sua famiglia.
Inizia tutto con una telefonata: “Signora le comunichiamo che i risultati del tampone per lei e suo figlio sono POSITIVI” .
Potete immaginare l’immediata reazione di questa Mamma e la paura crescente non tanto per sé, ma per la salute del piccolo, di pochi mesi di vita.
Ma cosa accade da quel fatidico giorno? Un susseguirsi di eventi inaspettati che portano a scoprire che 3 componenti su 4 , del nucleo familiare, risultano positivi.
Ripercorrendo i due mesi trascorsi, mi racconta che un suo caro, morto di Covid, era stato assistito da figli e altri familiari, anche loro, purtroppo, risultati poi essere positivi.
Ho provato per un attimo a mettermi nei suoi panni: quale sarebbe stata la mia reazione? La paura avrebbe avuto il sopravvento?
Riflettendoci…probabilmente si.
Poi però, la Mamma mi lascia senza parole raccontandomi che ” dopo la doccia fredda iniziale, che ci ha presi così all’improvviso, e dopo esserci chiesti Perché proprio a noi? ho deciso che questa sarebbe stata un’esperienza da vivere – fortunatamente non abbiamo avuto sintomi gravi- e da ricordare” … ” le disgrazie, quelle brutte, sono altre…vissute da persone che, al contrario nostro, stanno lottando per vincere battaglie molto più dure”.
Dentro di me ho pensato di tutto! Quanta forza in queste parole!
L’aspetto su cui vorrei soffermarmi, in questa chiacchierata, però, è un altro: ho vissuto attraverso i Social la notizia del contagio della Mamma Covid, dapprima anonima, ma poi venuta allo scoperto.
Mentre Facebook era inondato da fake e da virologi improvvisati, noto che la news attira l’attenzione di molti, forse troppi, interessati a conoscere il nome dell’ untore….
Da sostenitrice del rispetto della privacy, mi azzardo a commentare e da lì….il mondo mi si ritorce contro!
Sorrido ad ogni commento che non condivido, ma , allo stesso tempo, mi interesso sempre di più e seguo costantemente il profilo della Mamma Covid, che nel frattempo aveva accettato la mia richiesta di amicizia.
Non sto qui a riproporre quello che ho letto da fantomatici guerrieri “alla scoperta del nome” ma ho subito apprezzato il modo in cui venivano gestite le risposte a commenti futili, banali e soprattutto inutili.
La cosa che mi ha sorpreso più di tutti?
La fermezza di questa donna – che in realtà conosco poco personalmente ma che apprezzo molto per la franchezza-.
Le parole sono come frecce, quando colpiscono…
Un susseguirsi di frasi a tratti sconcertanti, a cui la mia Mamma Covid ha avuto la prontezza di rispondere senza mai perdersi d’animo, a volte anche utilizzando uno strumento come Tik Tok!
Infatti, cercando di esaudire un desiderio del figlio e dopo essersi accertata di cosa fosse questo Social tanto acclamato, inizia la sua avventura: con la famiglia al completo…ma anche da sola!
“Non sapevamo più come trascorrere il tempo! Stavamo bene ma non potevamo uscire… ” mi racconta ” …e ho deciso che avrei dovuto inventarmi qualcosa di nuovo, qualcosa da fare insieme ”
Da quel giorno le condivisioni dei suoi TikTok hanno fatto sorridere molti, anche quando, con un video che ai leoni da tastiera sarà sembrato uno tra i tanti, sottilmente evidenzia la falsità che impervia tra gli amici social e uno stato di solitudine generato dalla situazione vissuta.
Una condizione inevitabile, un po’ per tutti.
La domanda mi sorge spontanea…forse più di una!
Fino a che punto possiamo tollerare un’intrusione così massiccia nella vita di ognuno di noi? Conosciamo i limiti da non superare? Ma soprattutto…è lecito usare uno strumento così potente come Facebook in modo tanto improprio?
A voi la scelta!
Intanto la nostra Famiglia Covid ha vinto contro quello che ci piace chiamare Il Mostro e non possiamo che augurarle ogni bene!
Ps: Chissà se la Mamma Covid esiste davvero e se continuerà la sua carriera da Tiktokker…